Come si deve comportare il privato cittadino che rinvenga animali selvatici morti, feriti o in difficoltà?

Chiunque rinvenga animali selvatici morti, feriti o in difficoltà è tenuto a darne comunicazione al Centro regionale di recupero competente per territorio – all’atto pratico la Polizia provinciale di Vicenza – entro ventiquattro ore, il quale decide gli interventi necessari (art. 5 c. 4 L.r. 50/93).

Chi non comunica al Centro regionale di recupero competente per territorio (e quindi all’Amministrazione provinciale) il rinvenimento di animali selvatici morti, feriti o in difficoltà, è soggetto ad una sanzione amministrativa da € 25 a € 154 (articolo 35 comma 1 lettera “b” Legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50).

Ricordando che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata (art. 1 c. 1 L. 157/92), si rammenta che la sottrazione e la detenzione di animali selvatici può integrare gli estremi di reato:

• Artt. 624, 625 nn. 2 e 7 cod. pen. (furto aggravato di fauna ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato);
• Art. 544-ter C.P. (maltrattamento di animali);
• Art. 727 c. II C.P. (detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze);
• altre sanzioni penali previste dall’art. 30 L. 157/92.

È vietato prendere e detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi ed uccelli appartenenti alla fauna selvatica, salvo che per sottrarli a sicura distruzione o morte, purché, in tale ultimo caso, se ne dia pronto avviso nelle ventiquattro ore successive alla competente Amministrazione provinciale (articolo 21 comma 1 lettera “o” Legge 11 febbraio 1992, n. 157).

Secondo le “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma” fanno parte della fauna selvatica tutte le specie di mammiferi e di uccelli dei quali esistono popolazioni viventi stabilmente o temporaneamente in stato di naturale libertà sul territorio nazionale (art. 2 c. 1 L. 157/92).